Con l’avvicinarsi delle festività di fine anno, il nostro palato si accende pensando alle prelibatezze tipiche della stagione, in particolare alle cene di Natale e Capodanno.
Per molti proprietari di animali, questo può essere anche il momento di viziarli con snack che fanno parte dell’alimentazione degli esseri umani, e anche offrire gli avanzi delle cene. Ma anche se è “solo un pezzetto” per soddisfare quello sguardo supplichevole, questi alimenti possono essere estremamente dannosi per gli animali.
Oltre agli avanzi delle cene, ci sono diversi alimenti tipici di questo periodo dell’anno che presentano rischi nascosti per i nostri amici a quattro zampe: “È importante avvisare i proprietari di animali di non offrire questi alimenti ai loro animali, perché possono causare intossicazioni, con diarrea, vomito e danni al sistema digestivo”, consiglia Gustavo Quirino, veterinario nel team di formazione tecnica di Adimax, uno dei maggiori produttori di alimenti per cani e gatti in Brasile.
Il veterinario cita alcuni esempi di alimenti tipici delle festività di fine anno che mettono a rischio la salute degli animali domestici:
– Il primo alimento vietato della lista è il cioccolato, presente nei dolci e nei chocotoni, poiché contiene due sostanze tossiche per cani e gatti: la caffeina e la teobromina, che possono provocare vomito, diarrea, convulsioni e problemi cardiaci. Per gli animali più sensibili, può anche portare alla morte. È importante sottolineare che il proprietario che pensa di offrire un cioccolato fondente, credendo che sia meno pericoloso, metterà l’animale a rischio, poiché il contenuto di teobromina è maggiore;
– L’uva fresca o passa, molto comune in questo periodo, è una delle frutta più pericolose per i cani, poiché contiene una sostanza tossica che può provocare cambiamenti come un aumento della frequenza urinaria e del consumo di acqua, causando danni ai reni;
– Spezie come aglio e cipolla, utilizzate nelle preparazioni e considerate salutari nella dieta umana, possono attaccare le cellule sanguigne degli animali, causando potenzialmente anemia.
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