Secondo uno nuovo studio, i proprietari di cani e gatti tendono a mostrare un declino cognitivo più lento rispetto a coloro che non hanno animali domestici.
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Lo studio, condotto da ricercatori dell’Università del Maryland e pubblicato sulla rivista Scientific Reports a settembre, ha esaminato i dati di 637 partecipanti con un’età compresa tra i 51 e i 101 anni. Dei partecipanti, 185 erano proprietari di animali domestici.
La ricerca ha mostrato che, nel corso di un decennio, coloro che avevano animali domestici hanno sperimentato “meno declino nella funzione cognitiva all’invecchiare, tenendo conto sia della salute preesistente che dell’età”.
Ciò includeva la funzione della memoria, la funzione del linguaggio e la velocità psicomotoria. “I proprietari di gatti hanno sperimentato una minore deterioramento della memoria e della funzione del linguaggio. Anche portare a spasso i cani era associato a un declino più lento della funzione cognitiva”, hanno aggiunto gli autori.
Avere cani può anche portare a un aumento dell’attività fisica attraverso la necessità di portarli fuori per fare esercizio giornaliero, cosa nota per essere benefica per la salute, secondo i ricercatori.
Studi precedenti hanno mostrato che interagire con gli animali domestici può apportare anche altri benefici, tra cui la riduzione del rischio di malattie cardiache e la regolazione della pressione sanguigna.
I ricercatori sperano che i legislatori utilizzino le loro scoperte per “sostenere l’inclusione degli animali domestici nei piani di assistenza, progettare alloggi e quartieri per anziani che siano adatti a passeggiate con i cani e sviluppare programmi per sostenere la proprietà di animali domestici”.