Un raro e resistente superbatterio, associato a un focolaio mortale causato dai colliri, è stato trovato in due cani trattati in un ospedale veterinario nel New Jersey, negli Stati Uniti.
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I cani sono stati infettati da un ceppo di Pseudomonas aeruginosa resistente ai carbapenemi, che produce anche l’enzima carbapenemasi, rendendo difficile il trattamento. Questo stesso tipo di batterio è stato collegato a un focolaio che ha colpito 81 pazienti umani in 18 stati degli Stati Uniti, causando 14 casi di cecità e quattro morti.
Il focolaio iniziale è stato attribuito a colliri contaminati prodotti in una fabbrica in India, che sono stati successivamente richiamati. Il ‘Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC)’, durante le indagini sull’origine dell’infezione nei cani, ha scoperto lacune nei protocolli di prevenzione delle infezioni nell’ospedale veterinario, come la mancanza di disinfettante per le mani e la scarsa igiene dell’attrezzatura condivisa tra lo staff. Inoltre, uno dei cani viveva con altri animali, aumentando il rischio di diffusione del superbatterio.
Anche se entrambi i cani si sono ripresi, le scoperte sollevano preoccupazioni su come il batterio possa diffondersi ad altri animali o persino ai loro proprietari. La scoperta ha anche sollevato preoccupazioni nel settore veterinario, specialmente dopo che la ‘Food and Drug Administration (FDA)’ ha emesso avvisi per i veterinari e i proprietari di animali sul rischio di contaminazione da colliri.
Con queste nuove scoperte, il CDC e le autorità sanitarie stanno esaminando attentamente il potenziale di trasmissione del batterio tra gli animali e verso gli umani, sottolineando la necessità di migliorare le pratiche di controllo delle infezioni negli ospedali veterinari per prevenire futuri focolai.
Fonte: CBS News
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