Nuove e sorprendenti scoperte potrebbero cambiare il modo in cui comunichiamo con i cani

Nuove e sorprendenti scoperte potrebbero trasformare il modo in cui comunichiamo con i cani
Nuove e sorprendenti scoperte potrebbero trasformare il modo in cui comunichiamo con i cani (Foto: Leohoho/Unsplash)

Poiché non parliamo la stessa lingua, la comunicazione con i nostri cani domestici può essere una sfida. Fortunatamente, un nuovo studio ha rivelato alcune scoperte interessanti che potrebbero aiutare i proprietari in questo processo.

Lo studio, condotto dal team del Laboratorio di Cognizione Comparata dell’Università della California di San Diego, coinvolge i cani e l’uso di “tavoli sonori” per “parlare”.

Il nuovo studio, pubblicato su Scientific Reports il 9 dicembre 2024, suggerisce che i cani utilizzano tavoli sonori per “parlare” intenzionalmente con noi e non si limitano a imitare i loro padroni o a premere pulsanti in modo casuale.

Per lo studio, il team voleva saperne di più sui dispositivi che alcuni animali domestici usano per comunicare con i loro umani.

“Migliaia di cani sono stati addestrati con dispositivi di Comunicazione Interspécie Aumentata [CIA], costituiti da pannelli sonori con pulsanti che possono essere premuti per produrre parole o frasi umane preregistrate”, spiega il riassunto dello studio.

 

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Successivamente, il team di ricerca ha analizzato i dati di 152 cani nel corso di 21 mesi che utilizzano tavoli sonori. I dati comprendono più di 260.000 “pressioni di pulsanti”, di cui 195.000 sono state effettuate solo dai cani.

I dati sono stati raccolti tramite l’app FluentPet, dove le “pressioni” dei pulsanti dei cani sono state registrate dai loro proprietari in tempo reale. Il team di ricerca si è concentrato sui cani che hanno effettuato almeno 200 interazioni registrate tramite l’app.

I proprietari dei cani hanno deciso la disposizione dei pannelli sonori e quali delle 68 parole disponibili sarebbero state utilizzate. Le parole incluse nello studio sono state raggruppate in categorie per la raccolta dei dati. Ad esempio, le parole “crocchette”, “cena” e “cibo” sono state tutte raggruppate nella categoria “cibo”.

Dopo aver analizzato i dati, il team di ricerca ha tratto alcune conclusioni affascinanti. Ad esempio, hanno scoperto che i cani coinvolti nello studio hanno usato i pulsanti in modo intenzionale e hanno utilizzato combinazioni di due pulsanti con precisione per comunicare le loro esigenze.

“Questo è il primo studio scientifico che analizza come i cani usano effettivamente le scatole sonore”, ha affermato Federico Rossano, ricercatore senior, professore associato di scienze cognitive presso UC San Diego e direttore del Comparative Cognition Lab.

“Le scoperte rivelano che i cani premiano i pulsanti intenzionalmente per esprimere i loro desideri e bisogni, non si limitano a imitare i loro padroni. Quando i cani combinano due pulsanti, queste sequenze non sono casuali, ma sembrano riflettere richieste specifiche.”

Lo studio ha anche sottolineato che c’era solo una correlazione minima tra i pulsanti che i cani premevano e quelli che i loro padroni umani usavano. Ad esempio, gli esseri umani premevano il pulsante “ti amo” più frequentemente dei loro animali, suggerendo che i cani non stavano solo copiando i loro padroni.

Il team spera di espandere queste scoperte per imparare di più su come i cani comunicano. Gli studi futuri includeranno la possibilità che i cani utilizzino combinazioni di pulsanti per condividere i loro pensieri quando parole specifiche non sono disponibili o per fare riferimento al passato o al futuro.

Foto e video: Unsplash. Questo contenuto è stato creato con l’aiuto dell’IA e revisionato dal team editoriale.

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