Uno studio finanziato dall’Istituto di Ricerca sul Legame Umano-Animale (HABRI) suggerisce che l’accoglienza temporanea di gatti provenienti dai rifugi possa ridurre la solitudine e migliorare la salute mentale degli anziani che vivono soli.
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Condotta da ricercatori dell’Università della Georgia e dell’Università Brenau, la ricerca guidata dalla Dott.ssa Sherry Sanderson ha osservato che l’accoglienza temporanea ha portato a una significativa diminuzione della solitudine dopo 4 mesi, con un miglioramento simile della salute mentale.
Lo studio, pubblicato nei Journals of Gerontology, Series B, sottolinea la possibilità di creare legami duraturi tra esseri umani e animali attraverso l’accoglienza di gatti, fornendo benefici per entrambe le parti.
I partecipanti allo studio, reclutati attraverso presentazioni e volantini in organizzazioni e strutture per anziani, hanno ricevuto forniture per prendersi cura dei gatti temporanei. Dopo 4 mesi, la maggior parte dei partecipanti ha scelto di adottare i gatti. L’HABRI ha espresso il suo sostegno allo studio, sottolineando l’importanza dei programmi che promuovono il benessere sia degli anziani che degli animali dei rifugi, evidenziando i benefici del legame tra essere umano e animale.